Innovativo e acculturato, prima di ogni performance intratteneva gli ospiti raccontando di 'stanze', esattamente di 12 stanze, stanze che si aprono, che si chiudono, che fanno scoprire mondi diversi, passando da Chopin a Emily Dickinson, e molti altri aneddoti a cui spesso non ci si fa caso, spiegati con parole semplici e comprensibili anche a chi di musica se ne intende poco.
Sotto le ali dell'angelo del campanile, coccolate dal venticello, con i piedi nell'erba e a occhi chiusi mi sono lasciata trasportare dal suono del pianoforte. Suonato, pizzicato e a volte malmenato. Emozione, tanta.
Grazie Ezio!
-foto mia- |
Perché la vita, come la musica, è passare da una stanza all'altra.
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