Un plaid grande su un tappeto d'erba e un pomeriggio da passare col naso all'insù .. e all'ingiù.
Naso in su, tante nuvole biancastre che si muovono prima lente e poi veloci, brezza che ci solletica il naso e la fantasia. Vediamo farfalle, cuori e nuvole a forma di nuvola, cani, gatti e persino bambini che giocano, le nuvole, magie di zucchero filato in un cielo azzurrissimo.
E poi il nostro naso guarda in giù: foglie e sassolini sembrano costruire labirinti per le nostre amiche formiche, gli aghi di pino li usiamo come ponti e grattaceli.
Usiamo le mani per creare barriere e unghie per scavare fossati, perché a noi piace toccare, guardare, osservare.
Finché la nostra attenzione viene catturata da una piccola girella verde.
E' un bruco!!
Ed ecco che Giuggiola fa conoscenza con questo piccolo esserino, verde smeraldo e con tante zampette, delicato e un po' permaloso e quando viene toccato si chiude a girella.
Corre lungo il braccio e si sofferma sul bordo della mano, fa il solletico e si richiude se sfiorato.
Questo bruchino lo abbiamo chiamato Verdino, ci abbiamo giocato un po' e poi lo abbiamo riposto al sicuro sotto la foglia di un ramo.
E come ci ha insegnato Ortone (dal cd di Ortone e il mondo dei chi)
Ciao Verdino, al prossimo incontro!!
Che meraviglia vedere che ci sono ancora bambini che si perdono a guardare le nuvole. brava continua così!
RispondiEliminaMaria